Le vigne di Monte Trigona sono situati sul versante meridionale dell'Etna, nelle vicinanze di Pedara e Trecastagni, a 8 km da Catania e dal Mar Ionio. Ai piedi del monte si trova un palmento del 1638, è uno dei piu antichi palmenti ben conservati dell'Etna. Il ritrovamento di vasi di terracotta fa pensare che sul sito si fa vino da tempi molto remoti. Sotto una delle vigne si trova una grande grotta, con una temperatura ideale per conservare il vino.
La parte sud-est dell'Etna presenta un'alta densità di crateri laterali: Monte Ilice , Monte Gorna , Monte Serra , Monte San Nicolò , Monterosso e Monte Troina , solo per citarne alcuni. Molti di questi crateri ospitano rinomate cantine come Benanti, Biondi & Nicosia, Tenuta Monte Ilice; e molti piccoli vigneti gestiti da contadini e vignaioli indipendenti.
Il Monte Trigona, si trova più a sud di questo gruppo di crateri vinicoli ed è il cono vulcanico piu vicino a Catania e piu lontano dal cratere centrale dell'Etna. Trigona è costituita da due coni vulcanici con tre vette riconoscibili. Non a caso il suo nome in dialetto siciliano è 'tri cona ' e significa tre coni . Entrambi i coni hanno un altopiano ideale per la viticoltura, ventoso e con massima esposizione al sole. Il terreno si è evoluto in pomice chiara e sabbia lavica con un elevata capacità drenante. Le radici delle viti raggiungono enormi profondita in cerca di umidità. Sulla cima del monte i panorami sono stupendi: faccia a faccia con l'Etna ed una vista sulla costa dalla Calabria fino a Siracusa.
Nel mese di novembre del 2017 scoprì una vecchia vigna sul dorso di un piccolo cratere a due passi da casa mia a Viagrande. Una casetta dotata di un pozzo ed una terrazza con panchine in pietra dominava dall'alto i terreni circostanti e c'era un panorama sull'Etna, grande e innevata, sulle sue pendici il paese Trecastagni col campanile ed il Mar Ionio sullo sfondo. Le viti con le radici nel vecchio cono eruttivo promettevano un vino sui generis, originato in una terra fatta da pomice e ripiddu, su un altopiano ventosa e solare. Volevo fare il vino di quel postoJoris Doesburg
Una casedda circondata da grappoli, qualche albero di frutta e tramonti travolgenti.
Vigneto intorno l'iconica casetta ottocentesca, consiste di vecchie piante di nerello mascalese, nerello cappuccio e minella.
Vigneto intorno la casetta novecentesca, consiste di vecchissime piante di nerello mascalese, minella e altri vitigni autoctoni.
Il Cono 3 è il più alto dei due crateri e si estende per oltre 3 ettari di terreno. La sommità del cratere e le terrazze più alte sono state reimpiantate nel 2022, principalmente con Nerello Mascalese. Sul lato meridionale si trova un vecchio vigneto con piante autoctone e un vigneto più giovane di 15 anni composto da piante di Sangiovese.